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lunedì 7 marzo 2016

Buon Viaggio, Giorgione!


Ci sono momenti in cui siamo portati a riempire un vuoto improvviso con fiumi di parole, e nella confusione speriamo che vengano quelle giuste...
...quando è più semplice di così.

Giorgio Ariani.
Giorgione, eri un uomo buono e semplice.

Foto di Gabriele Chiffi
Eri noto ai più, soprattutto ultimamente, per essere stato l'ultimo doppiatore italiano di Oliver Hardy.
Ci hai lasciati la mattina dello scorso 5 marzo 2016... dopo una malattia che ti aveva portato ad una pesante operazione questo ottobre, facendoci preoccupare tutti. Dicevi che era andata bene, ci tranquillizzavi, scherzavi come tuo solito.
Forse era per amore della risata che dicevi così, perché ora il tuo grande cuore non ce l'ha fatta. Te ne sei andato discretamente e silenziosamente, a dispetto dell'allegria e dei sorrisi che dispensavi in ogni presenza.
Ma non prima di salutare tutti quelli che ti erano accanto.
Sì, è così.

Sei nato a Ferrara il 26 maggio 1941 (o forse 43? Ti volevi invecchiare?? O ringiovanire??) ed hai iniziato ad esibirti da giovanissimo come fantasista, nei primi anni '60, nei cabaret locali. Poi sei approdato a Firenze, Bologna, Roma, Milano... Presentavi, cantavi, imitavi (versatile come Noschese!), perché ti divertivi come un bambino nel giocare con la voce: ad ogni telefonata non rispondevi mai con la tua, ma con quella di una vecchina o di un nobile, o di un cartone animato.

Nel 1962 Franco Godi ti ha preso per gli spot della Bertolli ("Ber-Tol-li" - "più basso!" - "Ber TOL- Liii") e da qui hai iniziato a fare, nei mitici Caroselli, un mestiere che in Italia hanno fatto davvero in pochi: il "Character Voice" all'americana. Tu non doppiavi, ma caratterizzavi un personaggio prima ancora che lo disegnassero. Hai fatto "Calimero", "Salomone il Pirata Pacioccone" e tanti altri.

La prima cartolina di Giorgio come artista; anni '60 (da Facebook)
È in questa occasione che hai conosciuto il regista Guido De Maria con cui, per le trasmissioni "Gulp!" e "Supergulp!" (ormai nella storia della televisione) hai caratterizzato il personaggio di Ten (e decine di altri qui e là, insieme allo stesso De Maria ed altri professionisti) nel "Nick Carter" televisivo disegnato da Bonvi, con cui hai fatto anche lo stracult "Sturmtruppen 2", insieme ad un battaglione di pazzi (Boldi, Teocoli, Andreasi, Salvi).

A Roma frequentavi i grandi: Carlo Dapporto, che ti diede in eredità le barzellette di Stanlio e Ollio che lui recitava con Carlo Campanini; Aldo Fabrizi, che hai sognato il giorno prima di scrivere il tuo film, ahimé mai realizzato, "Disordine perfetto"; Nino Taranto, che ti rimproverava perché eri andato a trovare Fabrizi prima di lui (!), durante le repliche al Sistina de "I ragazzi irresistibili".

Tra gli anni '70 e '80 il cabaret, la partecipazione al Bagaglino, l'amicizia con Bombolo e con Renzo Montagnani, che tanto ti mancavano, i film comici commerciali - ma divertenti - come "Il sommergibile più pazzo del mondo"... ed il successo con il Pierino toscano con Mario Brega e la Sora Lella (genitori romani, figlio fiorentino, già così era surreale).
Quindi le varie partecipazioni televisive a "L'altra domenica" di Renzo Arbore, "DuediTutto", "Drive In"...

Durante "Sturmtruppen 2", complici Giancarlo Governi e Bonvi, hai inaugurato l'imitazione di Ollio. Imitazione che hai pensato di riproporre in televisione, e che piaceva tanto a Gino Bramieri, perché, come ci dicevi, "facevi la 'erre' moscia, come quella del leggendario Alberto Sordi".

"Bentornati Stanlio e Ollio", immagine della cartolina promozionale.

Il tuo compagno di scorribande è stato Enzo Garinei, che interpretava Stanlio e con cui hai stretto una forte amicizia durata per tutta la vita. Prima "Ci pensiamo lunedì", poi "Supersera", poi "Magic", e lo spettacolo teatrale "Bentornati Stanlio e Ollio": dall'85 all'87 hai riproposto la mitica coppia del cinema in tutta Italia con l'amico Enzo, e in teatro i bambini che venivano a trovarti dopo lo spettacolo ti chiedevano se... "ti potevano toccare!".
...e questo è andato avanti fino a quando... "non ti arrestarono l'agente?!", dicevi per ridere (o no?).

Negli stessi anni per la trasmissione "Due teste senza cervello" di Giancarlo Governi per la RAI ti hanno chiesto di doppiare, sempre in coppia con Enzino, decine di cortometraggi e film di Stanlio e Ollio, muti, inediti o che necessitavano di integrazioni.
Sono film che vanno in onda ancora oggi, e che andranno sempre in onda in TV, con le musiche dell'amico Piero Montanari, con cui hai anche inciso la canzoncina "Honolulu Baby".

Sul set c'era sempre tuo figlio Niccolò, che giocava con il figliolo di Enzo, Andrea.

Garinei e Ariani ad Ischia, 2009. Foto di Gabriele Chiffi.
Quindi la commedia al Sistina "Una zingara m'ha detto…" di Terzoli e Vaime, con Gino Bramieri e Paola Quattrini, e l'amicizia con Enrico Vaime che ti ha fatto fare forse uno degli ultimi personaggi azzeccati, in radio: quello di un parente alla lontana di Ollio che non sapeva di esserlo (forse "Oliviero Ardetti"?). Il tutto improvvisando al telefono, a "Blackout", su Radio2.

Nonostante la tua attività fosse diventata più saltuaria negli anni '90-inizi 2000, hai partecipato ai film di Alessandro Benvenuti, hai scoperto Giorgio Panariello e Leonardo Pieraccioni (al cui primo spettacolo hai detto: "Stasera siamo qua per questa sorta di sverginamento di questo simpatico ragazzo, che se continua così farà tanta strada!"), e hai continuato a doppiare Ollio quando ti è stato richiesto, questa volta da Mediaset, sempre con Enzo Garinei.

Maggio 2008: Doppiaggio de "I maestri di ballo". Foto di Benedetto Gemma.

E poi la scuola di teatro per i più giovani, i premi, il Leggìo d'oro - premio Alberto Sordi, lo speciale Premio Firenze 2014 col sindaco Nardella, e l'amicizia che hai stretto con l'associazione dei "Figli del Deserto" dedicata a Stanlio e Ollio, in cui sei sempre stato presente come socio onorario.

Luglio 2008: Lecce, premio "Leggio d'Oro". Foto di Benedetto Gemma.

Quando ad ottobre dell'anno scorso hai dovuto affrontare quell'operazione delicata forse temevi di non farcela. Ma non era importante, perché grazie al tuo prezioso telefono eri tu ad incoraggiarci e tranquillizzarci; e ci hai salutato tutti sul tuo Facebook scrivendo:

"Spero negli anni di aver regalato sorrisi con le mie battute nei miei programmi tv, spettacoli teatrali, sagre di paese, in un film o semplicemente trovandoci seduti accanto ad un tavolo di ristorante di fronte ad una bella pastasciutta... Bene, in questi giorni sono chiamato ad affrontare una prova un po' delicata, spero che i miei amici, fan o semplici conoscenti vogliano condividere con me un po' di quel sentimento positivo che scaturisce da una risata... Con empatia, il vostro Giorgio".

Foto di Alex Rossini.
Ed è così che vogliamo continuare a ricordarti, davanti ad una bella pastasciutta, da "Sciabolino" o alla pizzeria "Il Pianeta Montelupo", con una battuta delle tue, mentre fai una foto o autografi una tovaglia...

...e resti il bambino che sei, insieme a noi.

Buon Viaggio, Giorgione... Arrivedorci...
...dai tuoi Fratellini.

Per chi vorrà andare a trovarlo un'ultima volta, l'appuntamento è alle 11.00 di Martedì 8 marzo alla Parrocchia di S.Andrea a Montespertoli (FI), luogo dove Giorgio ha sempre vissuto.
Un caro abbraccio ai figli Niccolò, Tiziana e Camilla.

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